Dal sensale all’agente immobiliare

Dal sensale all’agente immobiliare

Chi era il sensale, detto dalle nostre parti ‘’o’sanzar’’?
Il sensale è tra le più antiche figure professionali della storia. Il termine sensale (dall’arabo simsar) nasce presumibilmente tra il 600 e l’800 d.c. quando l’Italia meridionale fu conquistata dagli arabi.
Inizialmente la sua funzione consisteva nel mettere in contatto persone dello stesso luogo per soddisfare esigenze quali: combinare di matrimoni o conciliare dissidi familiari. Quindi situazioni diverse da quelle di natura commerciale. Solo successivamente, grazie allo sviluppo dell’impero Romano la sua figura assunse funzione di mediare affari commerciali.
Il sensale era quindi una persona importante, carismatica e di grande rispetto poiché il suo intervento poteva risultare determinate per situazioni sociali davvero delicate come il matrimonio o una lite familiare. Insomma la figura del sensale nasce proprio in riferimento a queste virtù di spirito e di coraggio.
Oggi si chiamano mediatori e più precisamente agenti di affari in mediazione. Questa evoluzione del sensale è stata necessaria per rispondere alle esigenze di un mercato sempre più diversificato. Ecco che nacquero le agenzie immobiliari, dove la preparazione del professionista assunse più importanza poiché la materia stessa della mediazione richiedeva una cultura di base molto più avanzata.
A cavallo tra gli anni 1980/90 prese forma questa figura e gli uffici immobiliari trovarono la loro massima espressione nei locali commerciali fronte strada al centro delle città.
Oggi come allora l’agenzia immobiliare è strutturata allo stesso modo. Ma chi ci dice che le cose non stiano per cambiare ancora?
Credo che la figura dell’agente preparato, spinto da valori quali la lealtà e l’onestà resti alla base dei cambiamenti che stanno per giungere ma sono anche certo che tra un decennio il modo di mediare immobili sarà totalmente cambiato.
Cosa farà la differenza nel futuro? La tecnologia, che si appresta a stravolgere tutti i processi ai quali siamo abituati da anni e ben vengano le innovazioni se tendono ad offrire servizi decisamente migliori.
L’agente immobiliare del futuro sarà un professionista tecnologico, a contatto con le persone ma con metodi completamente differenti da quelli attuali. Sparirà completamente la figura del suonatore di campanelli che girava per le strade alla ricerca di case da vendere. Questa figura resiste ancor oggi con risultati pessimi, che fanno percepire il professionista come un venditore ambulante di cose astratte. Il web sarà il cuore dell’immobiliare, chi resterà a passo con i tempi e si adeguerà, farà la differenza in un nuovo mercato che in Europa è già argomento attuale.

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